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In più, sicuramente le due gravidanze hanno dato una botta definitiva ai miei risicati neuroni, per cui se 20 anni fa ero un'adolescente briosa,ma ragionevole; ora sono una tardo adolescente di ritorno con un ricco parterre di incongruenze e comportamenti border line.
Per dire: avevo bisogno di un paio di scarpe. Oddio, proprio bisogno no. Non è la parola adatta. Ma certo mi avrebbe fatto piacere avere un paio di scarpe nuove, ecco così è più realistico. Con la zeppa. Ma io in alto non ci so stare. Neanche se c'è il platò (non ho voglia di andare a cercare come si scrive, perdonatemi!). Vorrei una zeppa altezza nonna. Ma con la fantasia ggiovane, come sono io! La commessa, una brasiliana dalla cadenza musicale e festosa, riesce a convincermi a portare a casa un paio di zeppe altissime "Ma sciono comodisscime!", con un cinturino miserrimo che neanche ci prova ad abbracciare la caviglia, il vile! Torno a casa e le riprovo. 5 secondi netti e mi fanno già malissimo! è record! ma sono caparbia e io le domerò. Così opto per l'ammaestramento graduale: tutti i giorni me le metto un pochino. Per stare in casa. Quando faccio i mestieri. E così mi ritrovo a passare l'aspirapolvere con il gonnellino a balze (fa troppo caldo per i pantaloni!) e la zeppona. Mi sento a metà fra una pubblicità degli anni 50 e un filmino della Fenech.
Per dire: su trashic hanno parlato dell'hula hoop. Io ho guardato la mia ciccetta molle che staziona tutt'intorno all'ombelico e con la voce di Pannofino le ho detto che i tempi erano maturi e che la mia libertà doveva attraversare la sua eliminazione. Poi mi sono infilata dentro l'hula hoop e mi sono messa ad ondeggiare. Guardando le repliche di casalinghe disperate. A volte con le zeppe ai piedi. Questo fa molto casalinga disperata!
Per dire: sono entrata in un negozio di intimo e come colta da un raptus ho afferrato qualsiasi cosa, poi la provavo e non mi piaceva. MA al posto di andarmene pensando che il suddetto negozio nulla avesse capito del corpo delle donne, continuavo ad arraffare roba, a provarla e a scartarla. Poi ho capito cos'era: il bello che mi conquistava non era la merce, ma l'odore. C'era nel negozio un odore meraviglioso, talmente inebriante da ottenebrare i miei piccoli neuroncini e spingermi a acquisti compulsivi. Fortunatamente l'odore non arrivava nei camerini e lo specchio scioglieva i miei ardori. Comunque un profumo fantastico, che, mi ha rivelato la proprietaria, è quello della linea del negozio e che viene spruzzato perennemente da dei diffusori ad hoc. Dei geniiiiii!!!! Non ho comprato il profumo solo perchè avevo già fatto bottino, ma continuo a risprofondare il naso nei capi che ho preso per riassaporare la fragranza. Fa molto pervertita.
Ecco tutto ciò non depone a mio favore e mi auguro che mai e poi mai qualcuno possa impugnare questa paginetta contro di me! Anche perchè sarebbe davvero un vincere facile!
Immagino tuo marito che rientra prima a casa e ti ritrova a fare pulizie con la gonnellina e le zeppe! :D
RispondiEliminaaccidenti, non avevo valutato questa possibilità! la sai lunga tu....;)
RispondiEliminaQuanto ti fanno bella questi tre punti!!!
RispondiEliminasposami!
Eliminascusami...mi sono lasciata prendere la mano!
Che scema!!!
EliminaPunto 1: resisti e vedrai. Se ti abitui poi la zeppa non la abbandoni più (vedi mio post odierno...........)
RispondiEliminaPunto 2: esercizio impareggiabile per gli addominali. io lo faccio su wii, che non è la stessa cosa ma almeno non devo fermarmi ogni 2 secondi a raccogliere il cerchio caduto..........
Punto 3: Tezenis??? :-)
Tezenis! mi hai beccato! allora è una strategia diffusa!
RispondiEliminaTezenis! mi hai beccato! allora è una strategia diffusa!
RispondiEliminaChe scene, a immaginarle mi vien da sghignazzare!;-)
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