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foto tratta dal web |
Come già detto, frequento un corso di fotografia. Illuminante. Non per il corso, perchè non capisco nulla di quanto dicono e quando faccio domande colgo l'imbarazzo di chi mi deve rispondere, ma perchè le persone lì dentro sono meravigliose. Meravigliose. Il corso è praticamente concluso, abbiamo fatto domenica scorsa la nostra uscita fotografica per il centro cittadino. Eravamo davvero belli. Armati di macchina fotografica giravamo per la città e appena uno notava un dettaglio o uno scorcio e lo fotografava, dopo poco si ritrovava circondato da tutti gli altri, pronti a rifare la sua stessa foto. Un signore in bicicletta si è fermato a telefonare. Era vicino a dei fiori in una via piena di negozi. Aveva una tutina aderente da ciclista serio e un notevole sovrappeso da mangiatore serio. Se si fosse girato si sarebbe accorto che 10 persone lo stavano fotografando. 10. Uno aveva anche il cavalletto. Già, il cavalletto. Questo signore di circa 50 anni l'ho soprannominato così: "cavalletto", perchè si è presentato all'uscita con giubbino mimetico multitasche, cappellino mimetico e macchina fotografica montata su cavalletto estensibile. E' una bella persona, un po' sopra le righe, magari...assomiglia e cammina come Pluto. Però è simpatico. E strano: a un certo punto gli abbiamo chiesto di fare una corsa perchè dovevamo esercitarci con la tecnica del
panning, lui ha fatto la sua corsetta e poi si è messo fare un po' di yoga e ha fatto una sorta di verticale con le gambe incrociate. Il tutto in pieno centro. Il tutto con molta naturalezza. Poi ho conosciuto meglio un altro tipo: un pelatone che si rolla sigarette artigianali con la scioltezza di chi sa il fatto suo e che mi ha detto che fare la raccolta differenziata a Brescia è inutile perchè va tutto nell'inceneritore ( e lui lì lavora). Poi c'era una tipa che appena le ho chiesto se aveva figli ha smesso di fare le foto artistiche alle ombre per farmi vedere le foto della sua patatona che si spalma la pappa addosso. Poi quella che fra una foto ai raggi delle bici e una alle foglie in una fontana, è andata a far shopping da kiko. Poi c'era il nostro tizianoferro pre outing, timido, riservato e abilissimo col photoshop (e secondo me è una conoscenza da tenere buona...). Insomma una bella umanità. Poi al lunedì sera ci si trova per guardare le foto e commentarle. Mio fratello dice che è un po' volgare questa cosa del guardare le foto degli altri, che i panni sporchi si lavano in casa...e così non viene più. Ma io sera ci sono andata. E c'era LEI. La patty pravo del bresciano. Bionda, magra, algida. Ma aspettiamo un attimo. La serata inizia con il presidente del circolo fotografico che entusiasta come un bambino e con l'acquolina in bocca ci dice che lunedì prossimo ci saluteremo per la pausa estiva e allora.
..mangeremo i salami ! -pausa-
e berremo il vino-sorrisone e pausa-
e staremo, così in compagnia! Ah, certo anche il pane!
E' un tipo così: bello, semplice, nostrano. Come gli altri soci del circolo, che più che fotografi sembrano alpini in congedo che aspettano il grande raduno annuale. Gente genuina, che quando parla sembra che abbia inserito un google translate per tradurre dal dialetto all'italiano e spesso la forma ne risente.
Ma c'è LEI. La nostra patty. Un po' patty e un po' catherine spaak ai tempi di harem. Che dice che ha portato delle foto da guardare. Bene! Guardiamole!
le ha già stampate.
le mostra: fiori. fiore con la macro. goccia di acqua su petalo di fiore. luce che filtra fra i gambi di una pianta. tulipano appoggiato che si riflette sulla superficie.
Bello il riflesso, ma che superficie era?
Il mio tavolo.
e poi...
donna nuda. di spalle. capello sciolto sulla schiena. nei toni del seppia. la figura si riflette. sembra che esca dall'acqua. no, il riflesso non è dato da uno specchio d'acqua. no, il riflesso è dato da una superficie lucida. un tavolo! il suo tavolo!
sì, è un autoscatto!
la bocche si aprono. tizianoferro ride. il presidente:
"è senza dubbio una foto...come dire, ehm, molto..."
tizianoferro suggerisce
"glamour?"
"
eh, se...glemur...no, cioè, chiaro che...ma sei te?"
"
sì, anche mio marito non ci credeva!"
"eh, certo è molto, molto fatta bene..."
poi per darsi un tono cercava di analizzare la foto, ma non voleva sfiorarla troppo per non sembrare un maniaco e quindi via a lunghissime dissertazioni sull'ombra della mano, sulla bellezza del seppia, sul bell'effetto del riflesso...
alla fine è uscito a fumarsi una sigaretta. L'ho visto davvero provato il nostro presidente...
Ma tutto ciò mi insegna qualcosa...mi insegna siamo delle strafighe! basta solo che ci facciamo degli autoscatti e poi li correggiamo con il seppia. Non sto scherzando! Penso che forse siamo più belle di quello che siamo portate a credere, ma spesso le nostre pose non ci valorizzano e magari ci guardiamo solo in quei momenti lì, mentre siamo stanche e un po' deluse, accasciate sul divano o con la testa fra i fornelli. E non ci sentiamo belle. Ma lo siamo. E allora dovremmo avere il coraggio di guardarci da fuori, di farci un autoscatto in quei momenti un po' magici, quando sappiamo che siamo niente male, e, se necessario, non aver vergogna di immaginarci in seppia, che cancella i difetti, annulla la cellulite, esalta le linee... Perchè l'essere bella è, anche, questione di come ci si pone...di come ci si immagina...potere alla fantasia! come dite? slogan vecchio? 'acc! sono arrivata tardi!
un'esperienza interessante, fotografare ti f guardare il mondo con occhi diversi.
RispondiEliminache bello piacerebbe tanto anche a me
RispondiEliminaho una bella reflex quasi nuova che non so usare nemmeno alla metà delle potenzialità che possiede.....
Anche io ho concluso da poco un corso di fotografia che mi è piaciuto moltissimo, infatti a settembre farò il corso avanzato. Le uscite sono state la cosa più divertente, ma soprattutto fare amicizia con nuove persone...
RispondiEliminabuona giornata
Elena