lunedì 12 marzo 2012

Operazione corvo nero

Mi hanno censurata! Non lo sanno, ma mi hanno appena dichiarato guerra!
Andiamo per ordine: pochi giorni fa, scrivevo il mio lamento e disappunto per il parcheggio insensato e selvaggio davanti all'asilo. Olè! Un coro di consensi, tutt'Italia condivide il mio sdegno, unifico la penisola    nell'insulto a chi non rispetta le leggi! Ma una geniale commentatrice mi lancia la palla: "vai, stampa il post e mettilo sotto il tergicristallo della macchina arrogante!". Lo faccio? Non lo faccio? In realtà la cosa mi tenta, ma mi cago sotto pondero bene i pro e i contro e scelgo la terza via! Correggo un po' il post (in realtà una volta ho visto anche una punto parcheggiata sul marciapiede) e lo stampo. Poi lascio cadere le tenebre.
Ore 23. Mio marito esce di casa per dirigersi al parcheggio dell'asilo, in mano ha una busta trasparente, dentro il mio post. Parte l'operazione corvo nero (un nome dato assolutamente a caso). Raggiunge il parcheggio. Nessuno lo segue. Scende e attacca il foglio alla cancellata. Fulmineo risale in macchina e torna a casa. Nessuno lo ha visto. Nessuno lo ha seguito.
E' mattina. Mi preparo per portare i bimbi all'asilo. Sono un po' in ansia. Cosa troverò? Immagino un piccolo raduno di mamme intorno al foglio....saranno con me o saranno inferocite? Staranno già facendo una petizione o staranno cercando indizi per risalire al colpevole? Ma soprattutto mio figlio, che ha prelevato il foglio dalla stampante dicendo "Mamma! é tuo questo?" , vedendo il foglio appeso griderà "Mamma, guarda il tuo foglio!"??? Sto pensando di calargli bene sugli occhi la berretta, oppure lo faccio correre, oppure lo sgrido così cammina a testa bassa, non so...
Arrivo  nel parcheggio.
C'è una macchina sul marciapiede.
Non c'è nessun foglio sulla cancellata.
 Non c'è nessun foglio per terra.
Non c'è nessun foglio!!!!
Mi hanno censurata!!!!
Stanotte scatta operazione corvo nero, bis.

mercoledì 7 marzo 2012

Osservazioni da un parcheggio

In attesa di scrivere qualcosa di serio (?), edificante (?) e originale (!), lasciatemi unire al coro di donne-uomini che rumoreggiano nei parcheggi antistanti gli asili.
Orbene, cara mamma/ caro papà, la distanza massima dal cancello al parcheggio più lontano è 30 metri. 30 metri. Se proprio la metti lontano. Ecco, 30 metri, in una bella e fresca mattina di marzo, tenendo per mano il tuo bimbo che sa camminare (ricordi? quello strano e utile movimento alternato delle gambe) , sono  una cosina bella da fare! magari fai due chiacchiere in più, gli ricordi che gli vuoi bene, gli parli della tua infanzia, quello che vuoi! ma cammina! perchè proprio non capisco perchè devi parcheggiare il tuo gigantesco e pulitissimo (ma quante volte lo lavi?) suv sul marciapiede davanti al cancello!va bene, il marciapiede è grande, ma probabilmente è grande perchè dovrebbe essere un punto di raccolta, di chiacchiere, di passeggini, non il tuo parcheggio privato in front of asilo! E se lo trovi sempre sgombro non è perchè noi poveracci abbiamo paura di ledere gli ammortizzatori delle nostre sgangherate automobili o perchè non abbiamo capito la straordinaria legge della fisica per cui se parcheggio più lontano ci vuole più tempo per arrivare a destinazione, ma perchè pensiamo che non sia il caso di incoraggiare lo sviluppo e la crescita di altri furbi in questo paese di furbi, di gente che pensa che le regole non li riguardino, siano facoltative, orpelli utili solo se in grado di avvantaggiarci. Allora, cara mamma dal capello fluente e splendido (sì, questa è invidia, me lo dico da sola!), che esci sbattendo il portellone del tuo suv , parcheggiato davanti al cancello, sul marciapiede, te lo dico in amicizia: SPOSTALO! Il marciapiede, come dice la parola, è per i PIEDI! capito? piedi, no ruote! e già che ci sono, sempre in amicizia,  ascoltami: metti la cintura a tuo figlio! Perchè anche se il tragitto è breve (e ancora una volta mi chiedo a che ti serve 'sto suv!), il pericolo è uguale! E poi, ma questa volta con un po' meno di amicizia: se sei nel parcheggio di un asilo, RALLENTA! cazzo corri?

venerdì 2 marzo 2012

Rossetto magico


Che fate quando vi sentite giù? Io mi metto il rossetto. Sono seria. Faccio così. 

Una mia amica risolve gli affondi della vita dall'estetista, non so perchè ma a lei un colpo di ceretta fa sembrare la vita più bella. Un massaggio drenante le drena anche la tristezza. A me no. Sarà perché la ceretta mi fa malissimo e il dolore non mi piace particolarmente. Sarà perchè dopo la ceretta l'estetista mi propone trattamenti aggiuntivi che nascondono dei sottotesti non molto celati: "una bella pulizia al viso, quando la facciamo?" " ho dei nuovi prodotti anticellulite fenomenali, li vuoi provare?" "hai mai pensato alla ginnastica passiva?". Ecco, apprezzo il tatto, ma la mia autostima subisce un abbassamento, anzi un decluttering. 
Ne ho un'altra, che è la nostra Bree van de Kamp, che mette in ordine. Riordina tutto. Anche cose non sue, tipo l'armadio della sorella, il comò dei genitori...Riordinare riequilibra il suo giardino zen mentale. La fa stare bene. E' inutile dirlo, l'abbiamo invitata tutte a casa nostra a sfogare le sue tristezze, ma non ha accettato, probabilmente la cosa per funzionare non deve essere indotta.
Io mi metto il rossetto. Perchè mi fa sentire bella. Anche se sono vestita come una dodicenne che non ha ancora fatto il cambio armadio.Anche se i capelli mi sembrano colati sulla testa. Però, se per sbaglio incrocio uno specchio e mi vedo lì, sconvolta, stanca e un po' abbattuta, lo sguardo si possa su questa macchia di colore e così, mi sembra che faccia brillare il resto, che magicamente valorizzi gli occhi, esalti l'incarnato, minimizzi le imperfezioni, distolga lo sguardo dal naso, dei nei, dagli occhiali...Insomma il classico rossetto magico!
O forse è solo che così posso giocare di nuovo, posso tornare bambina, quando mettersi il rossetto era il massimo del trucco possibile, il passo estremo, l'ultimo baluardo da raggiungere per abbandonare l'infanzia e diventare donna. E allora nascosta in bagno, con i rossetti pastossimi color rosa barbie della Debby, provare a metterli, a toglierli, a rimetterli, fino a toglierli di corsa quando la mamma chiamava perchè era pronta la cena.

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ho perso il contoooo!!!